Come rendere la vostra visita in Val d’Adige la più divertente di sempre: dai vini ai Forti – tra curiosità, storia e tradizione.

Una valle ricca di cultura e tradizione. Oltre ai suoi vini, offre bellezze architettoniche incastonate fra le curve del suo sinuoso fiume.

La Val d’Adige è il tratto della valle percorsa dal fiume Adige che va da Merano fino all’ingresso nella pianura Padana poco a nord di Verona. Si trova ad est del Lago di Garda, divisa dalla catena del Monte Baldo.
Le sue principali città sono Bolzano, Trento, Rovereto e Verona.
La sua origine è legata anche alla presenza di una serie di castelli e fortini militari, che rendono tale zona conosciuta in tutto il mondo con il nome di “Terra dei Forti”; costruiti proprio qui perché la Val d’Adige è stata per secoli la via di collegamento fra il mondo mediterraneo e quello alpino-europeo, pertanto molto presidiata e contesa.

Ma famosi sono da sempre anche i suoi vini, nominati addirittura da scrittori romani del I secolo d.C. che, parlando di viti selvatiche e coltivate a nord di Verona, citano “una vite selvatica chiamata Enantio”: questa è proprio la stessa uva che oggi viene prodotta e valorizzata dai viticoltori della denominazione Terradeiforti-Valdadige DOC.
Questa valle è straordinariamente ricca di natura, storia e tradizione. Oltre all’unicità dei suoi vini, offre al visitatore bellezze architettoniche incastonate fra le curve del suo sinuoso fiume.

Cosa vedere e visitare in Valdadige.

Scopriamo assieme cosa visitare in Val d’Adige per non perderne nemmeno un pertugio!

Forti, borghi e castelli.

Forte di Rivoli.

Il Forte Rivoli, chiamato anche Forte Wohlgemuth, è una fortezza situata nel comune di Rivoli Veronese nella stretta del fiume Adige, su di un’altura del monte Castello a 227 m di quota. Edificato a difesa del confine austriaco, prese il nome di un generale dell’impero distintosi nella prima guerra di indipendenza. Con l’annessione del Veneto al Regno d’Italia è passato sotto il controllo del Regio Esercito, cambiando il nome in Forte Rivoli.
L’edificio è stato edificato utilizzando conci di pietra locale con archivolti in cotto. Il forte è costituito da un corpo principale formato da una doppia casamatta di forma cilindrica sovrapposta. Questa sua conformazione, insieme alla posizione strategica, gli permetteva di poter puntare il fuoco in un arco completo di 360°.
Di particolare interesse sono le feritoie nei muri delle casematte per le artiglierie, che si presentano molto ben rifinite. All’interno è presente un piccolo cortile rotondo, sotto il quale si trova la cisterna con un pozzo. Il cortile è raggiungibile da una galleria verso est, posta al livello del suolo, mentre per il resto è circondato da una muraglia dotata di feritoie.
Qui ha sede il Museo Walter Rama, dedicato alla storia militare in cui sono esposti oltre a documenti e reperti del passato bellico del Forte, con una sezione relativa alla Grande Guerra, anche divise e mostrine, mentre all’esterno sono presentate diverse tipologie di cannoni.
Le visite sono gestite dall’Associazione amici del Forte – Tel. 338 976 04 50.

Forte di Ceraino e Forte Monte.

Il Forte di Ceraino (236 m d’altezza) fu costruito dagli austriaci nel 1851 e intitolato al luogotenente feldmaresciallo Johann von Hlawaty come riconoscimento per le sue opere di architettura militare. La costruzione, voluta dal feldmaresciallo Radetzky, serviva per creare uno sbarramento, insieme ai forti di Wohlgemuth (Rivoli), Mollinary (Monte) e Chiusa, verso la strada del Brennero e lo sbocco della Vallagarina.
Al termine della Terza guerra d’indipendenza nel 1866, con l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, il forte passò di mano al Regio Esercito, che lo ammodernò nel 1884 e si adoperò per invertire il tiro dell’artiglieria. Da questo momento assunse il nome di Forte di Ceraino.
Venne poi utilizzato come deposito di munizioni ed in seguito dismesso. Ad oggi è abbandonato ma in discreto stato di conservazione.
Si raggiunge con un trekking di una mezz’oretta partendo dal centro del paese di Ceraino (frazione di Dolcè – VR) salendo lungo una mulattiera.

La strada poi prosegue verso il paese di Monte, e porta all’omonimo Forte, che ha una vista pazzesca su un’ansa del fiume Adige, Ceraino, l’impianto eolico, il basso lago di Garda e il monte Baldo.

Forte San Marco.

Forte San Marco è una roccaforte militare costruita lungo il crinale del monte Cordespino a Caprino Veronese. La sua costruzione iniziò nel 1888 e fu ultimata nel 1913. Dapprima ebbe l’obiettivo di ultimare la linea di difesa del confine con l’allora Impero Austro-Ungarico e poi fu utilizzato durante la Prima Guerra Mondiale per lo stazionamento delle truppe italiane, anche se lì non vi fu alcuna battaglia.
Il Forte non è visitabile in quanto è proprietà privata. È attorniato da un fossato scavato nella roccia ed è circondato da una muraglia.
Lo si può raggiungere con un semplice trekking che parte dalla località Lubiara, frazione del comune di Caprino Veronese (si parcheggia al Bici Grill e si sale in poco più di un’ora con circa 450 m di dislivello). Vi si può arrivare anche percorrendo l’antica strada militare che parte dalla frazione di Zuane. In ogni caso, il panorama all’arrivo sarà imperdibile!

Castello di Avio.

Sulla sommità di uno sperone del Monte Vignola, si erge da oltre dieci secoli uno dei castelli più antichi e suggestivi del Trentino: il Castello di Avio. Un maestoso circuito di torri e mura merlate in un complesso fortilizio concepito per il controllo strategico della Val d’Adige, ma anche scrigno di un rigoglioso giardino e di preziosi e vivaci cicli pittorici “giotteschi” dedicati all’amore e alla guerra.
Per info e biglietti cliccate qui.

Castel Pietra e Castel Beseno.

Proseguendo verso nord, seguendo il corso del fiume Adige, arriverete a Castel Pietra e al sovrastante Castel Beseno. Castel Pietra è stato edificato in epoca medievale in un area strategica presidiata fin dall’antichità. Il castello è privato, ma visitabile e può anche essere prenotato per eventi privati. Per ulteriori info cliccate qui.
L’imponente struttura di Castel Beseno invece permetterà al visitatore di vivere appieno le atmosfere del XV secolo e di scoprire le vicende della battaglia di Calliano del 1487 che vide contrapposti gli eserciti trentini-tirolesi e i veneziani. Il castello offre un ricco percorso museale, eventi e attività, con un’attenzione particolare ai più piccoli: in una sala dedicata potranno indossare un’armatura! Per ulteriori info cliccate qui.

Il parco eolico del monte Mesa.

Il parco eolico del monte Mesa è un impianto di produzione di energia eolica situato nel comune di Rivoli Veronese. Il Monte Mesa è un’area SIC che ha la particolarità di ospitare prati aridi ricchi di Orchidee selvatiche. È stato inoltre realizzato un percorso ciclabile che lo collega con la pista ciclabile della Val d’Adige, consentendo in tal modo di arrivare in bicicletta nei pressi dell’impianto. È stato infine creato un “percorso didattico” che, seguendo il crinale del Monte Mesa, permette di visitare gli aerogeneratori passando a fianco dei prati aridi e di documentarsi sulle particolarità tecnico-ambientali del sito, usufruendo di pannelli e didascalie di spiegazione dell’impianto eolico e delle specie floristiche del sito.

Chiese uniche al mondo.

Santuario Madonna della Corona.

Madonna della Corona è un bellissimo santuario scavato nella roccia a 774 m s.l.m., a strapiombo sulla Val d’Adige. Si trova a Spiazzi, una pittoresca frazione di Caprino Veronese (VR). È raggiungibile in auto con una breve passeggiata oppure con un bel trekking che parte da Brentino Belluno. Per ulteriori info cliccate qui.

Eremo di San Colombano.

Più piccolo, ma altrettanto spettacolare è l’Eremo di San Colombano, costruito a mezza altezza direttamente sulla roccia su uno strapiombo di circa 120 metri.
Si trova nel Comune di Trambileno, a qualche chilometro da Rovereto. L’Eremo si raggiunge percorrendo a piedi un brevissimo sentiero che attraversa le acque limpide del torrente Leno e salendo una scalinata di 102 gradini, scavati direttamente nella roccia. Il percorso è facile, adatto a tutti, ma veramente molto suggestivo. Per ulteriori info cliccate qui.

Le principali città.

Trento.

Il centro storico della città di Trento è nobile e austero, accoglie i turisti con una sapiente fusione di architetture differenti, dallo stile romanico-gotico a quello dell’epoca moderna. Attraverso le sue chiese, i monumenti e i palazzi, Trento sprigiona ad ogni angolo un pezzo della sua storia, e tra le sue vie si nascondono tesori sconosciuti, leggende e curiosità che meritano di essere scoperti come il Castello del Buonconsiglio o il Duomo di San Vigilio. Per conoscere tutte le info su Trento cliccate qui.

Rovereto.

Oggi Rovereto è il capoluogo della Comunità della Vallagarina; offre un’ampia serie di esperienze, attività, musei immersi in un panorama mozzafiato tra vigneti e colline. Imperdibili una visita al Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea e al Castello di Rovereto con il suo Museo della Guerra. Per conoscere tutte le info su Rovereto cliccate qui.

Verona.

Verona per molti è sinonimo della vicenda d’amore di Romeo e Giulietta: il dramma di Shakespeare che ha certamente costruito una delle identità di questa splendida città veneta. Ma non l’unica.
Qui troviamo anche l’Arena, che richiama appassionati di lirica da tutto il mondo, ed un intreccio di vicoli storici, piazze e palazzi abbracciati dall’ansa del fiume Adige, che rendono Verona una città unica al mondo. Per conoscere tutte le info su Verona cliccate qui.

Eventi stagionali.

Dolcè, in provincia di Verona, fa decisamente da capofila per molti eventi locali ricchi di tradizione. Menzioniamo “Storia e sapori Dolcè“, una manifestazione enogastronomica che si svolge a giugno per le vie del paese. Per ulteriori info sui vari eventi organizzati cliccate qui.
Tutti gli eventi nelle grandi città si trovano all’interno degli articoli dedicati ai rispettivi link di approfondimento qui sopra.

Curiosità sulla Valdadige.

Qui trovate un simpatico elenco di curiosità che rendono la Val d’Adige un territorio ricco di sorprese e storia da imparare. Quella sorta di notizie a cui acclamare un bel “non l’avrei mai pensato!”.

Il terreno della Val d’Adige: iniziamo col raccontarvi alcune nozioni sulla tipologia di terreno che si trova qui per capire più a fondo per quale motivo la Val d’Adige sia così piena di vigneti. Il terreno nel fondovalle, vicino al fiume, è prevalentemente sabbioso; ed è proprio la presenza di questa sabbia che impedisce il proliferare di un parassita chiamato fillossera che ama divorarsi le radici delle piccole piantine di vite. Normalmente infatti, per evitare questo problema, si pianta una vite americana (che ha sviluppato una resistenza a questo parassita) a cui poi si innesta la tipologia di vite locale.
Ma in Valdadige, grazie alla particolare composizione del terreno, questo parassita non riesce a proliferare e quindi si può piantare direttamente a “piede franco” la piccola vite con le proprie radici. La pianta è “pura e originale”, ha una durata di vita maggiore, una curva di produttività più ampia e soprattutto richiede molto meno lavoro. 

Galeas per Montes: sul finire del 1438 la Serenissima progettò di transitare con i suoi galeoni per il fiume Adige, entrandovi alla foce e risalendolo fino a sud di Rovereto, dove trassero a secco la flotta che fu trasportata lungo le strade alpine che risalgono dalla base del monte Baldo fino al lago di Loppio, per scendere fino al porto di Torbole e calarle nel lago di Garda. Un’impresa straordinaria e incredibile per quel tempo!

La battaglia di Rivoli Veronese: poichè questa battaglia in Val d’Adige fu uno dei più grandi successi di Napoleone, nella città di Parigi gli hanno dedicato un viale (in prossimità del Louvre) che si chiama proprio Rue Rivolì. Ed è anche per questo che il monte Pizzocolo (che affaccia sulla sponda bresciana del lago di Garda) viene nominato “naso di Napoleone”, in quanto si dice che ne imiti il profilo.

Galleria Adige-Garda: questo scolmatore è una galleria artificiale (larga 7 m, lunga circa 10 km, terminata nel 1959) scavata sotto il monte Baldo. In caso di inondazione viene aperta per convogliare l’esubero idrico del fiume Adige all’altezza di Mori, facendo così sfociare l’acqua nel lago di Garda all’altezza di Torbole. Pensate che per innalzare di solo 1 cm il livello del lago di Garda, la galleria deve scaricarvi circa 3.700.000 metri cubi d’acqua!

Bunker West Star: questo ex bunker anti-atomico, ora chiuso in attesa di restauro per diventare un Museo sulla Guerra Fredda, si trova ad Affi (VR) ed è scavato nel cuore del monte Moscal che sovrasta il paese. Può ospitare mille persone e resistere a una bomba di 100 chilotoni, ossia cinque volte quella sganciata su Hiroshima. Al mondo ha solo un gemello negli Stati Uniti ed è quindi il più grande d’Europa.

I vini della Valdadige.

La Valdadige possiede una piccola area vitivinicola DOC che si estende tra il Veneto e il Trentino, in questo tratto di valle modellato dai ghiacciai dell’era quaternaria e scavato dal fiume Adige, che l’hanno reso un territorio ideale e fertile per la coltivazione.
Comprende l’area collinare dei comuni di Rivoli Veronese, Brentino Belluno e Dolcè (in provincia di Verona) e Avio (in provincia di Trento) per oltre 1.300 ettari di superficie.
La denominazione Terradeiforti-Valdadige DOC tutela e promuove le tipologie Enantio e Casetta, vini rossi autoctoni, insieme a Pinot Grigio e Chardonnay.
Per assaggiare questi ottimi vini vi consigliamo una visita e una degustazione presso la Cantina Albino Armani di Dolcè (VR), produttiva dal 1607. Per maggiori info cliccate qui.

Cosa fare in Valdadige: experience uniche.

La Val d’Adige è anche sinonimo di sport immersi nella natura, che vi faranno entrare a diretto contatto con il territorio in pieno divertimento. Qui per voi un elenco con le migliori esperienze da provare:

VISIT VALDADIGE: con guide esperte potrete fare tour in kayak e rafting, con uno sguardo allargato e curioso verso la scoperta delle eccellenze locali. Questa experience infatti non sarà solo sport, ma una vera e propria immersione nella natura, nella storia e nei sapori della Val d’Adige. Per info cliccate qui.

BRENTINO BIKE: la Val d’Adige gode di spettacolari piste ciclabili. Presso Brentino Bike potete noleggiare giornalmente o a lungo termine e-bike e mountain bike, o programmarvi tour guidati e personalizzati alla scoperta della Valdadige, del Monte Baldo e della Lessinia. Per info cliccate qui.

CANYON ADDICTED: volete vivere un’esperienza divertente e avventurosa? Provate il Canyoning! Il team Canyon Addicted qui in Val d’Adige vi porterà al Vajo dell’Orsa in totale sicurezza e assistenza. Scoprirete quanto sia bello camminare, saltare e calarsi dove passa l’acqua, osservando gli angoli più segreti che solo da qui si possono ammirare. Per info cliccate qui.

In Val d’Adige si possono anche praticare pesca sportiva, arrampicata, trekking e parapendio.

La Val d’Adige è un territorio meraviglioso, non affollato dal turismo di massa, e ricco di cose da fare e vedere. Potete visitarlo in ogni stagione, scoprendo i colori di cui si veste.

Alla prossima cari Outdoors!
Silvia Turazza – Redazione Garda Outdoors
– ringrazio Pietro Fratton per il prezioso contributo di nozioni sulla Valdadige –
L’immagine di copertina è di JT Drone.

Val d'Adige
Silvia Turazza

Secondo l’arte dell’onomanzia, il significato del mio nome è così descritto: “vive nei boschi, silvestre e selvaggia”. A volte il fato conosce la strada prima di te, e ti forgia con le esperienze più affini. Vivo del cuore del Garda a Castelletto di Brenzone. Appassionata di trekking, fotografia e scrittura, che unisco in piccole avventure. Se mi cercate, mi trovate nel bosco vista lago... con i miei Roberto e Gea.

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