Ed eccoci per un nuovo appuntamento con i percorsi cicloturistici per vivere e scoprire alcuni dei più suggestivi e bellissimi luoghi che l’entroterra Gardesano offrono. La volta scorsa, abbiamo pedalato da Peschiera del Garda fino a Borghetto e Valeggio sul Mincio e vi avevamo lasciato dandovi appuntamento per scoprire il percorso n.8A delle Terre del Custoza.
Visitata Valeggio con il suo Castello Scaligero, il Parco Sigurtà e i suoi prodotti tipici, il nostro percorso riprende in direzione di Villafranca di Verona.
Le indicazioni sono quelle del Percorso Cicloturistico 8A che ci fanno attraversare il centro di Valeggio uscendo dall’abitato e prendendo una strada secondaria completamente pianeggiante ci permette di percorrere un tratto completamente immersi nella natura, accompagnanti da bellissimi filari di alberi di Pesco che nel periodo primaverile ci sanno regalare dei colori unici dando avvio così alla bella stagione, e da piantagioni di Kiwi che crescono rigogliose in questo territorio e che insieme alle Pesche rappresentando i due prodotti Doc del Territorio del Custoza oltre al famoso vino Custoza Doc.
Il percorso si presenta piacevole e molto confortevole con la possibilità di fermarsi lungo la strada per qualche foto ricordo e per perdere lo sguardo verso l’orizzonte aspettando l’ingresso nella cittadina Veronese di Villafranca. Una piccola deviazione la si può fare per raggiungere le rovine del Castello della Gherla, un piccolo castelletto militare che fu costruito dalla Famiglia degli Scaligeri durante il periodo medioevale e che insieme ai castelli di Valeggio, Villafranca dove costituire un sistema fortificato chiamato “Serraglio” per la difesa del territorio dalle incursioni milanesi e mantovane.
Da Valeggio a Villafranca il percorso è abbastanza breve e dopo aver abbandonato la natura e un suggestivo panorama delle tante aziende agricole dislocate lungo il tragitto, per arrivare nel centro della cittadina scaligera di prosegue lungo un tratto di ciclabile. Il nostro punto di arrivo a Villafranca è il Castello Scaligero costruito a partire dal 1199 e finito due secoli dopo, il quale doveva rappresentare il caposaldo principale della fortificazione del Serraglio.
Infatti i Castelli Scaligeri di Villafranca e Valeggio erano puramente castelli militari. La storia di Villafranca di Verona come per altri paesi del Custoza si sviluppa molto durante il periodo del Risorgimento Italiano. E’ proprio qui che nel 1859 Napoleone III e Francesco Giuseppe I d’Austria firmarono l’armistizio per porre fine alla II Guerra d’Indipendenza tanto che è possibile andare a visitare il palazzo dove venne firmato il Trattato di Pace.
Mentre nel 1866 a Villafranca allo scoppio della III Guerra d’Indipendenza che vide lo scontro principale a Custoza tra Italiani e Austriaci, era il 24 Giugno del 1866 e la cavellia Austriaca avendo individuato il centro del comando Italiano guidato dal futuro Re d’Italia Umberto di Savoia, attaccò la fanteria italiana che si dispose a “Quadrato di Battaglione” per difendere il futuro re.
L’episodio è ricordato perché per la prima volta la fanteria Italiana era costituita da persone che venivano dai vari certi sociali e dalle provincie italiane del Nord e del Sud combattendo per la prima volta insieme.
Dal Castello il centro di Villafranca di apre su Corso Vittorio Emanuele II, percorrendo questo viale ci si può imbattere in due luoghi storici della cittadina. Il primo è lo storico Caffè Fantoni nato nel 1842 e con Giovanni che ideò la ricetta delle sfogliatine di Villafranca e proseguita con il nipote Marcello vivendo in diretta i principali episodi del Risorgimento Italiano e realizzando i biscotti di Umberto in onore della Battaglia del Quadrato e la Torta della Pace in onore dell’Armistizio del 1859 ed infine l’Acqua di Fiume in onore dell’impresa di D’Annunzio nel 1919 per l’impresa del Vate. Un sosta al Caffè Fantoni vi farà rivivere i fasti del periodo liberty avendo tenuto intatto il suo arredamento interno. Mentre proseguendo sul viale ci imbattiamo nel Duono dei Santi Pietro e Paolo patroni della città consacrata nel 1882 e dopo il Castello Scaligero il secondo monumento più importante della cittadina.
Dire che questo centro abitato ci può regalare emozioni è davvero poco, ma il nostro viaggio in bicicletta deve proseguire e la prossima destinazione saranno le colline del Custoza e di Sommacampagna lungo il percorso n.16, ma questa sarà un’altra storia e mi raccomando andate in bicicletta perché per vivere, scoprire ed emozionarsi le due ruote sono perfette!
Intanto a Pasquetta potete venire a pedalare con noi!
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