L’Ecomuseo della Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno, che coincide con il territorio dei due antichi comuni di Toscolano e di Maderno, oggi unificati, ha come fulcro la Valle delle Cartiere, che dal Medioevo fino al Novecento ha rappresentato il centro della vita economica e sociale della comunità locale.
La prima notizia certa sull’esistenza di cartiere sul torrente Toscolano risale al 1381 e si trova in un atto notarile che regolava la ripartizione delle acque fra i due comuni di Toscolano e Maderno.
Nel documento di accenna ai folli della famiglia Bellinzani, cioè ai magli per pestare gli stracci, materia prima per la fabbricazione della carta, che prendevano acqua dalla chiusa delle Garde, e che dunque si trovavano in questo primo tratto della valle.
Ne consegue che già nel XIV secolo si fabbricava carta a Toscolano Maderno.
Posta all’imbocco della Valle, questa località fu storicamente sede di produzione cartaria. Ne sono testimonianza anche numerose immagini dell’Ottocento e del Novecento e la stessa cartiera, oggi in rovina, in cui l’attività continuò fino al 1959.
Cosa vedere nella Valle delle Cartiere
Questa escursione offre diverse peculiarità meritevoli di incantare la vostra attenzione. Entrando nella valle non potrete fare a meno di notare la bellezza della natura che vi circonda. Seguirete con lo sguardo il torrente Toscolano che gorgheggia fra le rocce della forra (di tipologia denominata a “scaglia lombarda”, fittamente stratificate e ripiegate), osserverete una piccola cascata tra felci e muschi, vi adentrerete sempre più densamente nella valle. Fra i secolari ruderi delle cartiere che un tempo popolavano la valle farà capolino il Museo della Carta, allestito nell’antica cartiera di Maina Inferiore, perfettamente ristrutturata. La visita al suo interno dura circa 45-60 minuti con voce guida scaricando un’App dedicata al costo di 1 euro o visita guidata per piccoli gruppi (biglietto intero 7 euro, ridotto 5 euro – per ulteriori info cliccate qui) e rappresenta la storia centenaria della produzione della carta affascinando letteralmente adulti e bambini.
Nel complesso museale si trova anche un ottimo bar ristoro e lungo il percorso la possibilità di fare picnic all’aria aperta su tavoli con panche in legno, in completa pace.
Numerosi sono i pannelli informativi che si incontrano lungo l’intero percorso e che spiegano dettagliatamente tutto ciò che vi circonda sia dal punto di vista naturalistico che storico.
Come si raggiunge la Valle delle Cartiere e dove parcheggiare
Si raggiunge il paese di Toscolano Maderno (BS) dalla strada SS45bis. Proprio al centro di questa località trovate il cartello che indica la via da imboccare per la Valle delle Cartiere. Procedete attraversando un paio di gallerie scavate nella roccia e vi trovate in un parcheggio gratuito dove lasciare auto e moto (non è molto capiente, attenzione, se andate in altissima stagione cercate di arrivare ad orari strategici per evitare difficoltà).
Potete tranquillamente visitare la Valle delle Cartiere anche arrivando via traghetto dalle sponde più lontane perché dallo sbarco della nave presso il porto di Maderno fino all’ingresso della valle si impiegano circa 15/20 minuti a piedi per arrivare, quindi è comodo e agevole anche per i pedoni.
Quanto è lunga la passeggiata nella Valle delle Cartiere?
La camminata è lunga circa 4,5 km a/r (calcolati partendo da dove inizia la strada sterrata prima delle due gallerie e fino alla fine della valle prima dell’imbocco del sentiero agrituristico in salita verso la montagna, che è momentaneamente chiuso). Il percorso è quasi tutto pianeggiante, vi è solo qualche modesta salita nella parte finale.
È adatta a famiglie con bambini la Valle delle Cartiere?
Certamente, è adatta a bimbi di tutte le età e può essere percorsa anche con passeggini. Si tratta di un’escursione ideale a loro perché rimarranno estasiati dai ruderi delle vecchie cartiere, molto suggestivi, e dalla storia della carta all’interno del Museo.
La Valle delle Cartiere è sempre aperta ed è magnifica anche per concedersi una semplice sessione di running, una passeggiata con il proprio cagnolino, un momento di introspezione ringraziando della vita agevole che abbiamo ai giorni nostri rispetto a chi l’ha popolata in epoca medievale e ha creato le nostre radici con sforzo fisico e sacrificio.
Alla prossima cari Outdoors!
Silvia Turazza – Redazione Garda Outdoors
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